Comunicati stampa

22 Ottobre 2024

AMBIENTE LAVORO 2024: LE PROSSIME SFIDE DELLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO A BOLOGNAFIERE DAL 19 AL 21 NOVEMBRE

Sostenibilità aziendale, DPI, rischio climatico, gestione di diversità e inclusione, sono questi alcuni dei temi che troveranno spazio negli oltre 200 convegni in calendario. 

Bologna, 21 ottobre 2024 – Ambiente Lavoro, Salone della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro si occupa, da oltre trent’anni, di salute e di sicurezza sul lavoro e lo fa chiamando a collaborare enti, istituzioni, esperti, docenti, responsabili dei servizi di prevenzione e protezione, manager specializzati in salute, sicurezza e ambiente. Il Salone è infatti attento, da sempre, all’importanza di sviluppare una coscienza collettiva, basata sulla cultura della prevenzione, che richiede la collaborazione di tutti i soggetti coinvolti.

I lavori dell’edizione 2024 (19-21 novembre BolognaFiere) si apriranno con il convegno inaugurale “Infortuni mortali e plurimi sul lavoro: analisi delle esperienze, effettività delle strategie preventive e gestione coordinata degli interventi in emergenza, organizzato da Regione Emilia Romagna e INAIL (19 novembre, ore 9.00). Dedicato ad un approfondimento sul tema degli incidenti mortali nei quali sono coinvolte più persone, anche avvenuti in contesti lavorativi diversi, il convegno sarà l’occasione per un confronto tra le Regioni, chiamate a svolgere un ruolo di indirizzo, con le strutture preposte alla gestione dell’emergenza e con gli enti ispettivi, al fine di far crescere la consapevolezza della necessità di una solida preparazione per interventi efficaci e coordinati.

Ambiente Lavoro 2024 riserverà particolare attenzione alla profonda connessione che lega la tutela della salute alle politiche ambientali e, in generale, alla sostenibilità aziendale. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, i cambiamenti climatici sono la più grave minaccia alla salute globale e il loro impatto sulle attività lavorative è così rilevante che i rapporti degli enti governativi, relativi agli effetti dei cambiamenti climatici sulla salute pubblica, considerano i lavoratori una popolazione particolarmente vulnerabile. È quindi necessaria una formazione specifica che renda maggiormente consapevoli e informati i lavoratori sui nuovi gravi rischi e sulle modifiche delle attività lavorative che possono riuscire a ridurli. Anche sul fronte delle misure di prevenzione, è inevitabile mettere in atto un
cambiamento delle prassi lavorative, così come è fondamentale lo sviluppo di nuove tecnologie che rendano i dispositivi di protezione individuale (DPI) sempre più performanti e adatti alle nuove condizioni di lavoro.

E proprio ai DPI e al loro fondamentale ruolo in termini di sicurezza, Ambiente Lavoro ha dedicato una delle iniziative speciali. Si tratta di SICUR LABOR, un vero e proprio salone dedicato ai dispositivi per la protezione personale e l’abbigliamento per il posto di lavoro. Tutelare la sicurezza degli operatori con tutte le soluzioni che la tecnologia offre in fatto di DPI e garantire il massimo comfort attraverso il workwear, sono i due temi al centro dell’iniziativa che vedrà il coinvolgimento di produttori su scala internazionale. L’area workshop di SICUR LABOR è dedicata ai dispositivi contro i rischi biologici utilizzati nei laboratori di analisi, in ambito alimentazione e sanità oltre che ai dispositivi respiratori e alle calzature di sicurezza. Nello stesso contesto si svolgeranno anche incontri one to one, tra aziende e distributori.

L’avvento degli Smart DPI, i dispositivi di protezione individuale che ricevono, trasmettono e reagiscono ai dati che processano, ha posto il tema delle responsabilità legate al loro uso, dei nuovi doveri del datore di lavoro e dei compiti dei responsabili del servizio di prevenzione e protezione. Se ne discuterà nel workshop L’IA a presidio della sicurezza sul lavoro: Smartdpi e profili di personal data protection, in calendario il 20 novembre alle 14 e organizzato da FORMart.
I temi dell’incontro sono le interazioni, le scelte, le valutazioni e le responsabilità degli Smart DPI; i doveri del datore di lavoro e i compiti dei responsabili del servizio di prevenzione e protezione (RSPP); GDPR (General Data Protection Regulation), RFID (radio frequency identification) e la valutazione di impatto; i
data protection e security by design e by default e la proposta di regolamento europeo sull’intelligenza artificiale.

Tra le diverse opportunità di approfondire il tema del rischio climatico, è in programma per il 20 novembre, dalle 16 alle 18, il convegno Climate Risk & Safety, organizzato da Studio Piccaglia in collaborazione con Galileo ingegneria. L’obiettivo è fornire, alle diverse figure aziendali, un approfondimento sul tema del rischio climatico e del suo impatto sulla salute e sulla sicurezza dei lavoratori. Dall’analisi di un case history, il confronto si concentrerà sull’adeguatezza delle misure attualmente adottate nelle aziende.
L’emergenza climatica deve indurre ad un’attenta valutazione della necessità di aggiornamento delle tutele. Nel corso del convegno verranno analizzate le opportunità che le nuove tecnologie offrono ai datori di lavoro e al management. Infine, ci si concentrerà sull’auspicabile evoluzione da DPI a DPPI (Dispositivi di
protezione e prevenzione individuale).

Un secondo appuntamento, dedicato alle nuove sfide del futuro, è fissato sempre il 20 novembre, dalle 14 alle 18, con il convegno Safety Sensei – I rischi del 2044: un salto nel futuro, organizzato da Ambiente Lavoro in collaborazione con Tharsos. L’iniziativa, che coinvolgerà anche aziende del calibro di Coesia, Granarolo, Faac Automation, Stellantis e Università degli Studi Bologna, affronterà le principali sfide del futuro: ricambio generazionale, evoluzione climatica e tecnologica, gestione della diversità e dell’inclusione. Temi destinati a diventare sempre più parte del risk management e dell’evoluzione aziendale. Il convegno, grazie alla partecipazione di esperti e autorevoli rappresentanti del mondo produttivo, cercherà di comporre i nuovi contesti entro i quali dovranno operare i futuri RSPP, HSE manager
e responsabili HR. L’obiettivo è quello di provare a costruire una prospettiva che tenga conto dell’evoluzione del sistema della sicurezza, dell’ambiente e della sostenibilità.

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