L’interfaccia uomo-macchina, benché in presenza dell’AI, quando si tratta di sicurezza sul lavoro deve tener conto di troppe variabili. Il nuovo studio condotto dal DIT/Inail (Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici) mette a fuoco come l’uso scorretto e i comportamenti involontari sono difficili da prevedere, ma una progettazione antropocentrica delle macchine e delle attrezzature di lavoro può ridurre la possibilità che si verifichino.