02 Ottobre 2018
La Legionella: un rischio conosciuto da gestire e prevenire. AIAS – Confcommercio Imprese per l’Italia affronta il tema della prevenzione da rischio legionellosi
Bologna 2 ottobre 2018. Non poteva proprio mancare, nella prossima edizione di Ambiente Lavoro (Bologna 17-19 ottobre 2018) il tema del rischio da esposizione a Legionella negli ambienti di lavoro e di vita. Non tanto per la coincidenza con i recenti e gravi casi in Lombardia, quanto piuttosto perché proprio questi casi confermano che la legionellosi continua ad essere una patologia poco conosciuta, soprattutto in ambito occupazionale.
Alla tre giorni bolognese, dedicata alla sicurezza e al benessere nei luoghi di lavoro, AIAS Confcommercio Imprese per l’Italia ha organizzato per il 17 ottobre un convegno dal titolo La Legionella: un rischio conosciuto da gestire e prevenire. Ma chi sono i lavoratori e le lavoratrici che corrono i maggiori rischi di ammalarsi di legionella? Tutti quelli che operano in ambienti in cui si può essere esposti ad aerosol infettanti: gli operatori sanitari, i dentisti, gli addetti alla pulizia degli impianti di trattamento aria, alla manutenzione degli impianti di distribuzione dell’acqua ad uso sanitario e impianti di depurazione, minatori, giardinieri, chi lavora nelle palestre e i lavoratori termali, tutti coloro che sono impiegati nei cicli produttivi dove è necessario abbassare la temperatura dell’acqua, come nelle centrali termo elettriche dove sono in funzione le torri di raffreddamento. Tutti impianti che richiedono una manutenzione severa: quello “sbuffo” bianco che talvolta si vede uscire dalla cima delle torri di evaporazione ha un raggio di azione che arriva fino a 500 metri e se l’impianto non è stato controllato e sanificato, quella nuvola bianca può portare con sé il rischio da esposizione a Legionella che in alta concentrazione può causare la malattia.
In Italia, nel 2015, si sono verificati 1.569 casi di legionellosi, in lieve incremento rispetto all’anno precedente: 25,8 casi per milione di abitanti, il 78% dei casi si è registrato in Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana, Lazio e Piemonte, il 22% nelle rimanenti 14 Regioni e Province Autonome. “Il contrasto alla diffusione di questo batterio, pericoloso solo se respirato e se presente in alte concentrazioni, passa obbligatoriamente dalla prevenzione. La cura e la sanificazione degli impianti deve avvenire non meno di due volte l’anno e fino a quattro volte in certi casi, così come stabilito dalle Linee guida del 2015”. A dirlo è Francesco Santi, relatore del convegno ad Ambiente Lavoro e consigliere AIAS che aggiunge: “Ai medici di base spetta il compito fondamentale di segnalare tutti i casi: in alcune zone del Paese i dati sono ingiustificatamente bassi e questo non ci aiuta a comporre un quadro del tutto esaustivo e corretto del reale diffondersi della malattia. Anche il censimento merita una riflessione: mi chiedo perché ricevo costante aggiornamento dei casi americani ogni 7 giorni, mentre in Italia i dati escono una volta all’anno e riferiti all’anno precedente.”
Ambiente Lavoro, organizzato da Bologna Fiere in collaborazione con Senaf e in contemporanea con il SAIE, Tecnologie per l’edilizia e l’ambiente costruito 4.0. rappresenta l’appuntamento italiano più importante del settore: espositori ed esperti affronteranno il tema del lavoro sicuro, i rischi professionali, la prevenzione e la necessità di una nuova e più diffusa cultura che metta al centro la conoscenza come primo strumento per la riduzione delle vittime e degli incidenti sul lavoro.
L’Ufficio stampa
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