Bologna, 6 giugno 2025 – Apre martedì, 10 giugno, la 35esima edizione di Ambiente Lavoro, Salone della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro che resterà aperto fino a giovedì, 12 giugno, a BolognaFiere. Il convegno inaugurale “ASL incontri – Riflessioni sui Piani Regionali della Prevenzione 2021-25: l’approccio orientato all’equità e le prospettive per il nuovo Piano della prevenzione” si svolgerà il 10 giugno dalle 9,00 alle 13,00. All’apertura dei lavori partecipano: Daniela Galeone, Ministero della Salute; Tommaso De Nicola, Direzione Centrale Prevenzione INAIL; Nicoletta Cornaggia, Coordinamento interregionale salute e sicurezza luoghi lavoro; Giuseppe Diegoli, Regione Emilia-Romagna; Davide Ferrari, Azienda Usl di Modena.
Ambiente Lavoro è la principale fiera italiana dedicata a prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro e alla salute di lavoratrici e lavoratori. Da sempre impegnata nella diffusione di una nuova cultura della sicurezza, per l’edizione 2025 ha messo in programma 300 convegni e workshop su temi di grande interesse e sulle novità per il settore. A partire dal Nuovo Accordo Stato-Regioni sulla formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro che, tra le altre cose, introduce l’obbligatorietà della formazione per i datori di lavoro. Tredici sono gli appuntamenti in calendario dedicati al tema del nuovo accordo: https://fiera.ambientelavoro.it/it/accordo-stato-regioni/
Ma a restare fuori dal nuovo accordo è, ancora una volta, tutto il mondo dei contratti atipici e precari. La formazione, per questo tipo di contratti, è spesso insufficiente, basti pensare a chi viene assunto dalle agenzie interinali alle quali spetterebbe il compito della formazione che, quando la si fa, è generica e non mirata per settori specifici di lavoro. Analogamente avviene per l’insegnamento della lingua ai lavoratori stranieri: la legge esiste, ma la cosiddetta evasione alla formazione è enorme. Controllo e regolarità esulano dall’Accordo Stato-Regioni, con il rischio che la sicurezza resti solo un enunciato e non una pratica concreta. A questo strategico tema è dedicato “Invisibili. Quando la precarietà diventa un rischio per la salute e sicurezza sul lavoro”, organizzato da UIL in collaborazione con ITAL UIL (11 giugno-9,30). I lavoratori precari, e soprattutto gli irregolari, sono certamente i più esposti a rischi, infortuni e malattie professionali e, contemporaneamente, coloro verso i quali si investe meno in azioni preventive e di formazione. Una corrispondenza che non viene indagata abbastanza. Proprio per questo, dal palco di Ambiente Lavoro partirà una riflessione che, insieme a studiosi e istituzioni, si prefigge di mettere in relazione numeri e tipologie della precarietà, con dati e tipologie degli infortuni sul lavoro. Oltre i casi di lavoro nero, c’è poi quella parte di lavoratori assunti regolarmente, ma con contratti atipici o a breve termine che molto spesso non beneficiano di prevenzione e di formazione.
Tra i temi di grande rilevanza, trattati ampiamente nel corso della tre giorni bolognese, anche la parità di genere. La necessità di mettere in relazione la parità di genere e l’antidiscriminazione con la sicurezza sul lavoro non è più procrastinabile. L’incontro centrale sul tema sarà Parità di genere e sicurezza sul lavoro: nuovi strumenti di tutela integrati, (12 giugno-10), organizzato dall’ Osservatorio Permanente su ambiente, lavoro e sicurezza, fondato da Ambiente Lavoro, Deal e Associazione Lavoro e Welfare, che intende affrontare proprio le prospettive di integrazione circolare tra la disciplina prevenzionistica per la salute e la sicurezza sul lavoro e la normativa antidiscriminatoria a tutela della parità di genere. Umiliazioni, soprusi e addirittura violenze oggi interessano non solo le donne, ma tutti i lavoratori soggetti a discriminazione per fattori quali l’età, le origini, il sesso, le condizioni fisiche. L’incontro sarà moderato dall’onorevole Cesare Damiano, già Ministro del Lavoro e presidente dell’Associazione Lavoro&Welfare. Parteciperanno: Maria Giovannone, Professoressa Associata di Diritto del Lavoro Università degli Studi Roma Tre, il sottosegretario del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Claudio Durigon (invitato), l’onorevole Chiara Gribaudo, Presidente Commissione Parlamentare di inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia, Ester Rotoli, Direttore centrale prevenzione INAIL e il Presidente del Consiglio di indirizzo e vigilanza INAIL, Guglielmo Loy. Insieme a loro, anche l’onorevole Walter Rizzetto, presidente della Commissione Lavoro pubblico e privato della Camera dei deputati.
L’11 giugno alle 10, invece si terrà il seminario Rete HPH Emilia-Romagna: Costruire Salute e Benessere sul Lavoro- Standard 4 Esplorando i determinanti di salute e le buone pratiche, con attenzione all’impatto di sesso e genere, organizzato dalla Regione Emilia-Romagna e volto a migliorare il benessere delle e dei professionisti con specifico riferimento al mondo sanitario, valutarne le difficoltà e agevolare così l’individuazione di nuove strategie utili a riguadagnare salute e motivazione lavorativa. Verrà segnalata l’inevitabile attenzione ai fattori sesso e genere, dimostrando, in particolare, come uomini e donne vengano influenzati in modo diverso anche dai fattori lavorativi. Alle 14:30, organizzato da AIFOS (Associazione italiana formatori e operatori della sicurezza) si terrà Prevenzione delle molestie e della violenza negli ambienti di lavoro. L’obiettivo è fornire chiavi di lettura e soluzioni concrete per riconoscere, prevenire e contrastare comportamenti lesivi della dignità e dell’integrità delle persone.
L’utilizzo dell’IA segna una rivoluzione imprescindibile anche nell’ambito della prevenzione degli incidenti sul lavoro, che necessita di risorse mirate e dedicate, nella quale il mondo della ricerca e le aziende più lungimiranti stanno investendo e che si spera attragga quanto prima l’attenzione delle Istituzioni. Per abbattere il muro delle oltre 1.000 morti all’anno, contenere gli infortuni e la crescita delle malattie professionali, occorre incentivare le imprese all’adozione di queste nuove strumentazioni tecnologiche e dei dispositivi di intelligenza artificiale. Ad Ambiente Lavoro è allestito non solo uno spazio fisico, ma un luogo dove idee, proposte, progetti e esperienze innovativi e pionieristici saranno a disposizione dei visitatori e degli operatori professionali. Si tratta di “Start Up Your Safety” che, dopo il grande successo riscosso anche nell’ultima edizione, ospiterà centri di ricerca, università e start up che qui potranno presentare i propri progetti e le proprie soluzioni per migliorare il benessere sul posto di lavoro, ridurre i rischi e infortuni anche sul lungo periodo e contrastare malattie e incidenti professionali. Dalla robotica collaborativa ai “sensori inerziali” ultrasensibili fino a sistemi di visione in 3D, arti meccanici e piattaforme software con AI, strumenti che andranno ad affiancarsi all’uomo per alleviare sforzi usuranti o ripetitivi o a sostituirlo nelle situazioni di pericolo. Dimostrazioni tangibili – e alle quali si potrà assistere al Salone – di come la tecnologia e la robotica non si sostituiscano all’uomo, ma anzi, possano rendergli la vita e soprattutto il lavoro più sano e sicuro, produttivo e contemporaneamente sostenibile. Anche quest’anno, a ospitare i progetti presentati nell’ambito dell’iniziativa Start Up Your Safety, sarà lo spazio espositivo di ARTES 4.0 (Advanced Robotics and Enabling Digital Technologies&Systems 4.0), centro di competenza nazionale ad alta specializzazione, finanziato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, di importanza strategica nello sviluppo delle tecnologie digitali e della robotica avanzata e collaborativa per l’Industria 4.0 e 5.0. Obiettivo di ARTES è sostenere e finanziare l’innovazione nelle imprese mettendo a disposizione competenze e tecnologie avanzate:
Il Progetto Cassiopea, presentato da Mediate srl, spin off della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, in collaborazione con le aziende Meccano e Nuova Smart, è vincitore del Bando Bit (Bando Innovazione e Tecnologia) INAIL- ARTES 4.0, che intende incentivare le imprese a realizzare progetti di innovazione, ricerca industriale e di sviluppo sperimentale finalizzati alla riduzione del fenomeno infortunistico/tecnopatico o che abbiano una riconoscibile capacità di produrre ricadute positive ai fini della tutela della salute e sicurezza dei lavoratori tramite l’utilizzo delle tecnologie Impresa 4.0. Grazie alla tecnologia innovativa Hexopad, integrata su robot e macchine collaboratrici, è possibile rilevare la presenza dell’essere umano nello spazio di lavoro. A differenza della robotica standard, infatti, il Robot Comau (Racer 5) programmato per attività di “pick&place”, grazie ai suoi sensori è in grado di riconoscere la presenza umana e il suo spostamento nell’area di lavoro e di variare il percorso o eventualmente fermarsi in caso di pericolo, consentendo così il lavoro in simultanea di uomo e robot senza rischi. Si tratta di un “add-on” innovativo per aumentare gli standard di sicurezza in luoghi in cui la compresenza o l’interazione uomo-macchina è più critica. Sempre a proposito di robot, la FT spa, in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università degli Studi di Siena e le spin-off della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, Prensilia e Mediate, presenta il Sistema Theia, un sistema il cui prototipo è letteralmente in grado di “annusare” il pericolo: il robot Cobot UR5 è in grado, attraverso uno “sniffer” – un sensore annusatore, per così dire -, di identificare delle perdite di gas in condizioni nelle quali mandare un essere umano potrebbe essere pericoloso, per la tipologia di gas o perché potenzialmente esplosivo. A guidare Cobot UR5 è un sistema di Visione EV3D (o sistema di visione tridimensionale evolutivo, realizzato con il progetto) che tramite l’Intelligenza artificiale riconosce ciò che viene rilevato dal sensore posto all’estremità dell’arto snodato che, avvicinandosi all’oggetto, identifica la fuga di gas. FT è vincitore del Bando RI&SS ARTES 4.0 per progetti di innovazione, ricerca industriale e sviluppo sperimentale, finanziato dal ministero delle Imprese e del Made in Italy, come anche Studio Arcadia srl. Il progetto Sisifo realizzato da Studio Arcadia si propone di affrontare una delle principali cause di malattia professionale: i rischi occupazionali da sovraccarico biomeccanico. Grazie ai “sensori inerziali” indossati, è possibile registrare i movimenti muscolo-scheletrici della persona e gli eventuali sovraccarichi eccessivi. I segnali raccolti dai sensori vengono poi trasmessi tramite comunicazione wireless a una piattaforma che provvede alla registrazione, classificazione e analisi in tempo reale dei movimenti. In questo modo, grazie all’utilizzo dell’Intelligenza artificiale che elabora una ricostruzione in 3D e correla le informazioni alle normative tecniche per la valutazione del rischio di sovraccarico biomeccanico, si ottiene un indice di rischio di carico biomeccanico specifico e preciso. Lo strumento è finalizzato agli operatori che si occupano di valutazione dei rischi e fornisce un parametro non solo qualitativo, basato sull’esperienza e valutazione umana, ma quantitativo, preciso e specifico per ciascuna categoria di lavoratori. In questo modo sarà molto più facile individuare e prevenire la malattia professionale.
Un ulteriore strumento di prevenzione arriva dal Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Bologna, che, in collaborazione con il Servizio di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (SPSAL) delle Aziende Unità Sanitarie Locali della Regione Emilia Romagna (AUSL) – e in partnership con la Direzione Territoriale del Lavoro di Bologna, Vigili del Fuoco dell’Emilia Romagna, Ordine degli Ingegneri della Provincia di Bologna e INAIL Settore Ricerca Certificazione e Verifica – presenterà l’ampliamento al settore logistico della Banca delle Soluzioni, un archivio digitale, gratuito e fruibile pubblicamente, diviso per settori che consente alle aziende di disporre di tutte le soluzioni più innovative dal punto di vista sia tecnico che tecnologico messe in campo per ridurre o eliminare i rischi nei diversi settori.
La 35esima edizione di Ambiente Lavoro ha scelto di focalizzarsi sui dispositivi di sicurezza individuale (DPI). E così si conferma, per il secondo anno consecutivo, Sicur Labor, un vero e proprio salone nel salone dove troveranno spazio le novità di prodotto e le migliori aziende del comparto. Quello dei DPI è un mercato il cui valore si aggira, dopo le impennate in tempo di pandemia da Covid.19, attorno a 1,1miliardo di Euro. Tra le iniziative speciali, collegate a Sicur Labor, anche il Campo Prove, un’area appositamente allestita dove le aziende potranno mettere in funzione i propri prodotti inserendoli in una simulazione di rischio e dare dimostrazione pratica di quanto l’utilizzo di dispositivi di protezione personale e delle nuove tecnologie possa letteralmente cambiare – e salvare – la vita dei lavoratori.
Sempre tra le attività correlate a Sicur Labor, ad Ambiente lavoro si potrà partecipare ad una vera Fashion Week dedicata all’abbigliamento professionale che, a tutti gli effetti, fa parte della categoria dei dispositivi di protezione. La Fashion Week (10, 11 e 12 giugno) è una vetrina dove potersi aggiornare sulle ultime tendenze di un settore dell’abbigliamento che riveste un’importanza fondamentale per la sicurezza dei lavoratori e delle lavoratrici: caschi, tute, scarpe antinfortunistiche e i migliori materiali sfileranno nei padiglioni insieme a sessioni di break dance per valorizzare non solo il ruolo fondamentale dell’abbigliamento da lavoro, ma anche il contenuto estetico e il comfort del workwear. Inoltre, martedì 10 giugno alle ore 20.00 presso il Bravo Caffè (Via Mascarella,1), si svolgerà un’iniziativa fuori salone: in occasione di Ambiente Lavoro 2025 si esibiranno i SOS – SAVE OUR SOULS, il gruppo rock che canta la “sicurezza sul lavoro” fondato e diretto dal frontman Bruco.
L’ufficio stampa
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In contemporanea con la trentacinquesima edizione di Ambiente Lavoro, si svolgerà Waste Management Europe 2025 Exhibition and Conference, convention per il settore europeo della gestione dei rifiuti. |