Comunicati stampa

10 Giugno 2025

AMBIENTE LAVORO 2025, IN ARRIVO IL NUOVO PIANO NAZIONALE DELLA PREVENZIONE 2026-2030. L’IDENTIFICAZIONE DEI NUOVI RISCHI E LA TUTELA DEI LAVORATORI PIU’ FRAGILI BOLOGNAFIERE, 10-12 GIUGNO

Bologna, 10 giugno 2025 – Sicurezza è anzitutto prevenzione. Per Ambiente Lavoro, il Salone della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro da 35 anni punto di riferimento nazionale per professionisti, aziende e istituzioni impegnate in questo campo, questa è condizione imprescindibile.

Non a caso, Ambiente Lavoro 2025 (a BolognaFiere dal 10 al 12 giugno) ha scelto di aprire le porte del Salone con un convegno inaugurale dedicato alle riflessioni sui Piani regionali della prevenzione 2021-2025.

Ora, il Nuovo Piano nazionale della prevenzione 2026-2030, che definisce le strategie e gli interventi di promozione della salute e prevenzione in Italia, è in arrivo.

Cosa prevede? Ad Ambiente Lavoro 2025 lo spiega Giuseppe Diegoli, Responsabile del settore Prevenzione Collettiva e Sanità Pubblica della Regione Emilia Romagna. “Il Piano della prevenzione nazionale rispecchia tutte le attività che vengono svolte sul territorio, che con le altre Regioni stiamo raccogliendo e proponendo al Ministero. All’interno del piano ci sono igiene pubblica, vaccinazione, sicurezza alimentare, sanità veterinaria, screening, medicina del lavoro. La medicina del lavoro è una delle parti fondamentali all’interno del Piano della prevenzione, i cui obiettivi sono prima di tutto l’identificazione dei nuovi rischi e la tutela dei lavoratori più fragili. Il convegno di oggi parte dall’equità, dall’esigenza che tutti i lavoratori a prescindere dal genere, dalla conoscenza linguistica, dalla provenienza, dallo stato socioeconomico e culturale siano a conoscenza dei rischi e siano tutelati nelle loro attività lavorative. Non solo identificazione del rischio ma una formazione e una conoscenza adeguata a prevenire i rischi e i nuovi rischi che abbiamo”, prosegue Diegoli.

Come si ottengono risultati concreti di tutela di questi lavoratori? “Prima di tutto con una formazione mirata e definita, con una formazione che non sia solo plurilinguistica ma che segua il singolo lavoratore, con una verifica della comprensione delle attività che deve svolgere, con un approfondimento che precede le attività lavorative che non sia parallelo a esse”. Ma chi deve occuparsi di questa formazione? “La formazione è in carico al datore di lavoro, ciò non toglie che la formazione possa essere programmata anche dalle Asl, in collaborazione sia con le associazioni sindacali che con l’ente di formazione regionale. Come Regione Emilia Romagna organizziamo corsi specifici per i lavoratori, in presenza e online a disposizione delle varie categorie”. Tuttavia, spesso le aziende non investono in formazione per chi ha contratti precari, dunque come fare? “La formazione deve precedere l’attività lavorativa, questo è il punto – prosegue Diegoli – Chi va a lavorare nella logistica deve essere preparato per i rischi che troverà nella logistica, se la settimana prima ho lavorato nel settore agricolo, e viceversa. Che la formazione preceda l’attività lavorativa e non affianchi soltanto. Questo è uno degli obiettivi che ci siamo dati”.

Ad Ambiente Lavoro, il convegno dedicato a questo tema, Invisibili. Quando la precarietà diventa un rischio per la salute e sicurezza sul lavoro (domani, 11 giugno alle 9:30) organizzato da UIL e ITAL UIL, tratterà proprio questo tema, provando a incrociare i dati e mettendo in relazione i contratti precari e gli infortuni sul lavoro. Chi è precario, difatti, è anche più a rischio, e questo è una correlazione che non viene indagata abbastanza.

E a proposito di obiettivi da raggiungere quanto lontani siamo dalla parità di genere nel mondo del lavoro?

“Sul genere diamo per scontati probabilmente molti passaggi che ancora non ci sono stati. E’ un argomento che stiamo approfondendo: in Regione stiamo facendo un percorso specifico per la parità di genere all’interno del mondo del lavoro della sanità, che prevede corsi vincolanti per tutti i dirigenti e una indagine specifica per evidenziare quelle che possono essere potenziali situazioni di rischio, sia all’interno del mondo del lavoro che rispetto all’utenza. Ricordiamo che le aggressioni nei pronto soccorso, sono quasi sempre, purtroppo, a carico di donne”.

Parità di genere infatti significa anche sicurezza, veder rispettata la propria integrità sul luogo di lavoro, essere al riparo da umiliazioni, soprusi e addirittura violenze che non dovrebbero trovare spazio e che invece oggi interessano non solo le donne ma tutti i lavoratori soggetti a discriminazione per fattori quali l’età, le origini, il sesso, le condizioni fisiche. A questo si aggiunge il fatto che, finora, le questioni antidiscriminatorie sono state affrontate separatamente da quelle prevenzionistiche. La necessità di mettere in relazione la parità di genere e l’antidiscriminazione con la sicurezza sul lavoro non è più procrastinabile. Per questo, Ambiente Lavoro 2025 ha scelto di mettere in risalto questo legame con una serie di convegni che andranno a indagare tutti gli strumenti, pratici e normativi, per raggiungere una parità di genere che sia concreta e per prevenire e contrastare la molestie e violenze sul lavoro, a partire da Parità di genere e sicurezza sul lavoro: nuovi strumenti di tutela integrati, il 12 giugno alle 10, organizzato dall’ Osservatorio Permanente su ambiente, lavoro e sicurezza, fondato da Ambiente Lavoro, Deal e Associazione Lavoro e Welfare, moderato dall’onorevole Cesare Damiano, già Ministro del Lavoro e presidente dell’Associazione Lavoro&Welfare. Parteciperanno al convegno: Maria Giovannone, Professoressa Associata di Diritto del Lavoro Università degli Studi Roma Tre, il sottosegretario del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Claudio Durigon (invitato), l’onorevole Chiara Gribaudo, Presidente Commissione Parlamentare di inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia, Ester Rotoli, Direttore centrale prevenzione INAIL, il Presidente del Consiglio di indirizzo e vigilanza INAIL, Guglielmo Loy e l’onorevole Walter Rizzetto, presidente della Commissione Lavoro pubblico e privato della Camera dei deputati.

 

 

Tutti i convegni in corso in questi giorni ad Ambiente Lavoro 2025 qui: https://fiera.ambientelavoro.it/it/programma-convegni-2/

Tutte le informazioni su Ambiente Lavoro 2025 sono reperibili sul sito della manifestazione www.ambientelavoro.it e sui canali Linkedin, Instagram e Facebook.

 

In contemporanea con la trentacinquesima edizione di Ambiente Lavoro, si svolgerà Waste Management Europe 2025 Exhibition and Conference, convention per il settore europeo della gestione dei rifiuti.

 

 

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