Comunicati stampa

11 Giugno 2025

AD AMBIENTE LAVORO, AMPIA PANORAMICA DELLA SICUREZZA SUL LAVORO. LE PROPOSTE PIU’ INNOVATIVE DELLA PRODUZIONE ITALIANA E INTERNAZIONALE BOLOGNA FIERE, 10-12 GIUGNO 2025

Bologna, 11 giugno 2025 – La sicurezza passa in primo luogo per l’efficacia delle soluzioni, ed è in questo che sono impegnate le aziende che in questi giorni stanno presentando i loro prodotti più innovativi ad Ambiente Lavoro 2025 (ancora oggi e fino a domani a BolognaFiere). Si va dalle app che semplificano la vita dei dipendenti, passando per la realtà virtuale, esoscheletri e respiratori con maschere Zenith1, fino alla decontaminazione del personale e piattaforme low level. Moltissime le novità esposte dalle 202 aziende protagoniste della 35esima edizione del Salone della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, dove verrà presentato il meglio del made in Italy e della produzione internazionale nel campo della prevenzione e della sicurezza.

 

A partire dal Gruppo Leader che, in esclusiva mondiale, ha presentato in apertura del Salone la nuovissima IXOLIFT X510, una piattaforma compatta low level e completamente elettrica, che consente di lavorare in altezza laddove altrimenti sarebbe rischioso o addirittura impossibile arrivare.

Prodotto della sinergia fra l’italiana Leader, da 35 anni punto di riferimento della vendita di piattaforme aeree e la finlandese IXOFLIT, costruttore del progetto, la piattaforma IXOLIFT X510 nasce per offrire un’alternativa sicura, semplice e all’avanguardia a scale e ponteggi tradizionali, eliminando tutti i rischi connessi a questo tipo di salita. Un vantaggio di rilevanza notevole se si pensa che le cadute dall’alto sono tra le principali cause di morte sul lavoro, superando il 30 per cento dei decessi totali (dati Inail).

La piattaforma X510 è inoltre la soluzione ideale per chi opera in ambienti industriali, sanitari, alimentari o farmaceutici, grazie al suo funzionamento elettromeccanico, “oil free”, che elimina ogni rischio di perdite. Il carattere innovativo di questa produzione lo spiega all’inaugurazione di Ambiente Lavoro 2025 l’amministratore delegato di Leader, Sandrino Ferrarini: “E’ una macchina low level, cioè di basso livello, che può arrivare fino a 5 metri di altezza, dalla quale la persona può lavorare in totale sicurezza e con le mani libere. Inoltre, a differenza delle sue competitor, è oil free. Ovvero, sia il funzionamento di guida che il sollevamento sono elettromeccanici. Un vero e proprio valore aggiunto per tutti quegli ambienti, come quello ospedaliero, farmaceutico, alimentare o chimico, che richiedono una certa sicurezza e nei quali è essenziale che non ci sia spargimento di olio idraulico o liquidi in pressione che possono esplodere”.

Compattezza e leggerezza che la rendono unica nel suo settore consentono altresì il lavoro in ambienti angusti come ascensori o furgoni, e può essere guidata perfino “con il joystick” o per spinta manuale: “L’operatore con un dito, riesce a spingere la macchina”.

Parola chiave dunque: innovazione.

 

Lo stesso si può dire senza dubbio per la storica azienda genovese Homberger S.p.a., che inizia la sua attività nel 1905 nell’abito della meccanica, fino ad arrivare oggi, con la terza e quarta generazione insieme ai vertici dell’azienda, alle tecnologie più avanzate per l’Industria 4.0. Ad Ambiente Lavoro presenta la propria gamma di esoscheletri e dispositivi indossabili progettati per ridurre il carico biomeccanico nelle attività fisicamente gravose e per prevenire i disturbi muscolo-scheletrici negli ambienti produttivi. A questo proposito, è utile ricordare che, stando ai dati Inail, le patologie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo, continuano a rappresentare la prima causa di malattie professionali.

In primis, gli esoscheletri della linea IX di SUITX by Ottobock, che include IX BACK AIR e IX SHOULDER AIR. Il primo è pensato per alleggerire lo sforzo sulla zona lombare durante operazioni di piegamento e sollevamento. Il secondo riduce la fatica a carico delle spalle in attività sopraelevate o con le braccia sollevate. Entrambi i modelli sono leggeri, regolabili e adatti per un impiego continuo nei settori manifatturiero, logistico e tecnico-manuale.

Per rendere l’idea del beneficio che deriva dal sostegno di un esoscheletro, Gianluca Di Mauro, Product manager di Homberger Spa, nell’edizione 2022 di Ambiente Lavoro spiegò: “Basti pensare che durante un sollevamento da terra di un carico da 10 kg, eseguito piegando il busto in avanti, la pressione esercitata sui dischi lombari può superare i 300 kg. Se questo gesto viene ripetuto decine o centinaia di volte nel corso della giornata lavorativa, il carico cumulativo trasmesso alla colonna vertebrale può raggiungere diverse tonnellate, con un impatto significativo sul sistema muscolo-scheletrico”.

Un’altra importante novità che Homberger propone al Salone è il sistema di sollevamento pallet, una soluzione ergonomica per il prelievo di colli da pallet a livello pavimento. Questo sistema consente di regolare dinamicamente l’altezza di lavoro, evitando all’operatore flessioni lombari ripetute e migliorando l’ergonomia nelle operazioni di carico e scarico.

 

Un ulteriore settore di grande rilevanza è quello della bonifica e decontaminazione da sostanze tossiche e cancerogene, come l’amianto, che secondo la stima dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (pubblicata nella relazione ‘Asbestos’ del 27 settembre 2024) causa ogni anno nel mondo oltre 200.000 decessi per asbestosi, mesotelioma e tumore dei polmoni di origine professionale, ovvero oltre il 70% dei decessi per tumori correlati al lavoro. A cui va aggiunta la drammatica cifra di un milione e mezzo di malati.

 

La bonifica dell’amianto è dunque uno degli ambiti più pericolosi per la salute dei lavoratori. deconta group, produttore tedesco di macchinari e attrezzature per le bonifiche ambientali, realizza anche unità di decontaminazione del personale (UDP) il cui utilizzo previene la fuoriuscita di fibre di amianto dalla zona contaminata, proteggendo la salute dei lavoratori e l’ambiente circostante. Obbligatorie in caso di lavoro con amianto, l’utilizzo delle UDP è normato sia nel Testo Unico sulla Sicurezza nei Luoghi di Lavoro che dal Decreto Ministeriale (D.M.) del 6 settembre 1994 che riguarda la cessazione dell’impiego dell’amianto e definisce le normative e metodologie per la valutazione del rischio, il controllo, la manutenzione e la bonifica dei materiali contenenti amianto. Le unità di decontaminazioni di deconta, che sempre più spesso sono di tipo mobile e quindi operative con il massimo della funzionalità, sono a 3, 4 o 5 stadi a seconda del tipo di intervento a cui sono chiamate. Hanno una o due docce, uno spogliatoio contaminato, uno spogliatoio pulito e una “chiusa d’aria”. Le acque bianche utilizzate provengono da un serbatoio interno, che viene preriscaldato. Sono inoltre dotate di impianti per l’abbattimento di eventuali batteri presenti nell’acqua. Sono sempre equipaggiate da un impianto a 2 o 3 stadi per la filtrazione delle acque reflue. Le UDP mobili sono tutte dotate di un impianto di estrazione d’aria per la messa in depressione dell’unità e la filtrazione delle polveri fini pericolose con filtri assoluti H13 o H14. Le UDP deconta sono personalizzabili a richiesta con numerosi accessori, tra cui aspirapolveri H, compressori per fornire ossigeno alle maschere, raffrescamento, sistema fotovoltaico, illuminazione esterna, idropulitrice.

 

Un’azienda leader nel settore dei DPI per le vie respiratorie è la Kasco srl, con sede a Reggio Emilia.

Da oltre 40 anni produce respiratori a pressione positiva utilizzabili in edilizia, lavorazione metalli, verniciatura e sabbiatura. I respiratori elettroventilati funzionano mediante una leggera sovrappressione creata da un flusso di aria filtrata. Il motore convoglia l’aria pulita – depurata attraverso i filtri – all’interno della maschera o del casco a seconda dei diversi modelli, rendendo più facile la respirazione e impedendo all’aria contaminata di entrare.

respiratori con maschera ZENITH1 in particolare sono pensati specificatamente per chi svolge attività di bonifica e rimozione amianto, proteggendo dall’inalazione continua di polveri altamente nocive. Ma sono indicati anche per altre applicazioni – come il restauro di opere d’arte, la movimentazione e lo smaltimento di rifiuti, le operazioni di decontaminazione e santificazione dei locali, nonché la brasatura e la pulitura di metalli. Le centraline elettroniche di nuova generazione si differenziano dai modelli tradizionali per una vita fino a 3 volte superiore, ma soprattutto per il controllo dell’autonomia residua della batteria e dell’intasamento filtro, fondamentale per evitare il rischio di venire contaminati senza accorgersene mentre si è immersi in gas o polveri pericolose.

respiratori con casco K80 e KAIO forniscono protezione completa di capo, viso, occhi, orecchie e vie respiratorie. La calotta rende questi modelli idonei per ambiti diversi, come siderurgia e metallurgia, ma anche per la proiezione di calcestruzzo o il tinteggio di superfici. Nel modello K80 T8-L8 ZP3 per esempio, l’aria aspirata e filtrata viene immessa all’interno del casco tramite centralina e tubo di collegamento. Il flusso continuo evita l’appannamento della visiera e consente di lavorare comodamente e in sicurezza in quanto la visuale resta limpida. Centralina e batteria sono portate comodamente in cintura in quanto estremamente leggere. Questo rende il modello ideale per chi intende lavorare in maniera autonoma per periodi prolungati. L’elettrorespiratore KAIO e-TA P3 costituisce invece un’alternativa compatta, senza tubi o componenti in cintura. La centralina con motore brushless (“senza spazzole”, ovvero senza bisogno di contatti elettrici) e la batteria agli ioni di litio sono integrate nella calotta, il che garantisce libertà di movimento e praticità. Questo modello è ideale per chi vuole lavorare in maniera autonoma con il minimo ingombro e/o in spazi stretti.

 

La tecnologia però, oltre a garantire protezione a chi lavora, può contribuire anche a semplificare le mansioni quotidiane. È il caso dell’azienda lombarda Libemax, che dal 2014 usa la tecnologia per semplificare la quotidianità delle persone impiegate in azienda. Basti pensare a Libemax Rilevazione Presenze, una app che consente ai dipendenti di timbrare il cartellino direttamente dal proprio smartphone, utilizzando tecnologie come GPS, NFC, Beacons e QR Code e agli amministratori, sempre nell’ottica di una digitalizzazione, di organizzare la comunicazione interna aziendale in maniera rapida. Ideale per aziende con personale in mobilità, come autisti, operatori di pulizie, vigilanza e assistenza domiciliare, perché consente non solo le timbrature in tempo reale con geolocalizzazione, ma anche di gestire ferie, permessi e note spese, ed esportare dati per buste paga in diversi formati, consente di scambiare dati con altri software esterni come TeamSystem, Zucchetti e INAZ e gli amministratori avranno a disposizione una dashboard da cui estrapolare dati, report e grafici determinanti per controllare l’andamento del lavoro, visualizzare statistiche e prendere decisioni in maniera più rapida e trasparente, tutto con l’ausilio dell’Intelligenza artificiale. In pratica, un intero sistema gestionale, tutto comodamente dal proprio telefono.
Un’altra applicazione sviluppata da Libemax è Libemax Registro Visitatori, che sostituisce il registro visitatori cartaceo in azienda. Grazie ad un totem con tablet in reception, ad ogni ingresso verranno mostrati i documenti di privacy e sicurezza, mentre una notifica avviserà il referente della visita in azienda. Grazie alla sua tecnologia in cloud in caso di evacuazione aziendale, oltre a poter avvisare tutti i presenti con una notifica, si potrà recuperare il registro dei presenti in azienda da qualsiasi dispositivo. Libemax Registro Visitatori migliora la gestione del GDPR, la sicurezza e l’immagine della reception aziendale.

 

E continuando a parlare di tecnologia, non possiamo non segnalare la formazione tramite VR della Virtual Safety Lab, azienda composta da giovanissimi, con l’età media di 31 anni, specializzata nello sviluppo di soluzioni immersive per la formazione in ambito sicurezza sul lavoro. Grazie all’utilizzo della realtà virtuale, l’azienda ha realizzato per prima un modo innovativo con il quale le aziende formano il personale. Simulazioni diversificate per ciascun ambiente, progettate per trasformare ogni momento formativo in un’esperienza più efficace e memorabile, grazie a scenari realistici, dinamiche interattive e strumenti pensati per facilitare l’apprendimento attivo e favorire il cambiamento dei comportamenti sul campo possono essere sperimentati direttamente in fiera. Uno degli obiettivi principali perseguiti da Virtual Safety Lab è permettere alla persona di vivere in prima persona una situazione di rischio non replicabile nella realtà, in totale sicurezza, in un ambiente controllato che contemporaneamente “lasci il segno”: l’esperienza deve essere percepita come reale in grado di modificare i comportamenti a rischio infortunio. E sicuramente, grazie all’esperienza immersiva, rispetto al metodo di apprendimento classico (tramite eLearning o lezioni frontali), la formazione non solo risulta meno noiosa, ma soprattutto già efficace: fare formazione con la realtà virtuale aumenta del 75% l’apprendimento dei corsisti e promuove la cultura della sicurezza in maniera coinvolgente e attiva.

 

 

L’ufficio stampa

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Qui è possibile consultare la lista di tutti gli espositori: https://fiera.ambientelavoro.it/it/17979-2/

Tutte le informazioni sulla prossima edizione di Ambiente Lavoro sono reperibili sul sito della manifestazione www.ambientelavoro.it e sui canali Linkedin, Instagram e Facebook.

In contemporanea con la trentacinquesima edizione di Ambiente Lavoro, si svolgerà Waste Management Europe 2025 Exhibition and Conference, convention per il settore europeo della gestione dei rifiuti.