Comunicati stampa

26 Maggio 2025

AD AMBIENTE LAVORO 2025, UN FILONE DI APPUNTAMENTI DEDICATO ALLE SOFT SKILLS. OSPITE GUIDO STRATTA, MANAGER E FONDATORE DELL’ACCADEMIA DELLA GENTILEZZA, E MOLTI ALTRI. BOLOGNAFIERE, 10-12 GIUGNO

Bologna – 24 maggio 2025 – Non solo tecnica e innovazione, ma anche linguaggio e comunicazione, ad Ambiente Lavoro 2025 (BolognaFiere 10-12 giugno 2025). Il Salone della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, quest’anno particolarmente concentrato sui Dispositivi di protezione individuali e sulla necessità sempre più urgente di investire in nuove tecnologie applicate alla sicurezza e alla prevenzione, dedica uno spazio speciale alle Soft Skills, perché la cultura della sicurezza passa anche attraverso un diverso modo di gestire le relazioni, i gesti, le parole. Oltre a un ricco programma tecnico, dunque, ad Ambiente Lavoro si esploreranno anche le competenze trasversali fondamentali per cambiare in maniera concreta il mondo del lavoro. Un filone di incontri che offrirà ampio spazio alla discussione su leadership, approcci innovativi come il nudging e tecniche di feedback, coaching per la gestione dello stress.

In particolare, un cambio di prospettiva del management aziendale sarà introdotto dall’incontro con Guido Stratta, manager di lungo corso nei settori delle risorse umane e delle energie rinnovabile del Gruppo Enel, oggi fondatore e presidente dell’Accademia della Gentilezza, che spiegherà tecniche e risultati della sua “Ri-evoluzione gentile” fondata sulla convinzione secondo la quale una leadership gentile e un diverso approccio portato avanti in tutti i ruoli e settori aziendali, ottenga risultati ampiamente più soddisfacenti, non solo in termini di relazioni umane ma anche di sicurezza e produzione, rispetto a una leadership standard. Stratta, offre un cambiamento di prospettiva individuale e di atteggiamento che ribalta i paradigmi relazionali all’interno delle aziende e, più in generale, della società, proponendo di sostituire la persuasione e la condivisione all’aggressività e alla coercizione. Un’idea che “nasce dalla volontà di dimostrare che si possano tenere insieme risultati, benessere e motivazione delle persone e che questi risultati debbano perseguire, e quindi sfatare, il mito che la gentilezza sia una debolezza. Mentre è una forza interiore, quella di coinvolgere gli altri e rispettarli”, spiega il manager.

Come si applica concretamente dentro un’azienda? “Io sono un uomo del fare, sono stato direttore del personale di un gruppo di 70mila persone che operava in 32 Paesi e l’ho applicato. Come? La premessa è che la gente non comprende che i risultati sono fatti dalle persone. Per avere risultati, le persone devono sentirsi osservate per le loro qualità autentiche e per le loro capacità, devono pensare di poter contribuire alla storia che scrivono: è così che regalano il loro genio. A comandare e a controllare si ottiene lo standard delle persone, viceversa se si ha la possibilità di esprimersi l’impegno è completamente diverso. Lo stesso vale verso il cliente. Nelle relazioni non c’è il momento del collaudo, il collaudo è la relazione. Quindi il primo momento applicativo della leadership gentile è far capire al management che c’è un concreto ritorno sulla percezione che il cliente ha di noi, se ci muoviamo in maniera diversa verso le persone. “Poi – prosegue Stratta – bisogna iniziare a sperimentare il portato di queste teorie formando zone e manager che ci credono ad applicarlo. Così si crea un benchmark. In Enel avevamo unità che facevano le stesse cose in tutto il mondo, alcune gestite da manager istruiti con questo modello, altre da capi tradizionali e le abbiamo messe a confronto. Ebbene, ne è emersa una correlazione impressionante fra risultati ottenuti, motivazione, minor burnout, minori dimissioni, maggior qualità del cliente che ci valutava meglio. Ci vuole anche una metrica, perché bisogna poi misurare l’impatto reale di queste cose. Muovendomi a macchia di leopardo, ho formato ambassador a tutti i livelli creando una community di ambassador della gentilezza. Una struttura umana, un cloud informale, che socializzava problemi e soluzioni affiancata alle strutture normali, che a quel punto si interfacciano necessariamente con il nuovo modello migliorando la qualità del lavoro”.

Ma come può, il nudging aumentare la sicurezza sul lavoro? “La sicurezza è cultura. Abbiamo fatto formazione di tutti i tipi, ma poi vediamo che l’esperto magari non indossa un dispositivo di protezione o si sente sicuro nel fare una manovra ed ecco che nasce l’errore. In questa cultura della cooperazione e della non gerarchia, io introdussi lo stop working: cioè, chiunque – che fosse neo inserito, un addetto amministrativo o un lavoratore di un qualunque altro settore – vedendo una manovra o un’azione rischiosa, aveva il diritto di chiedere lo “stop working”. Anche tramite un applicativo in maniera anonima, raccontando cosa succedeva senza rischiare ritorsioni. Noi volevamo privilegiare la segnalazione salvavita. Poi, se quella segnalazione era reale, ne riceveva in cambio una settimana di ferie. Lei immagini questo meccanismo in un contesto come per esempio quello brasiliano, dove la vita costa niente, che consentiva di inviare un warning al seguito del quale partiva immediatamente l’action e la verifica. Quante vite si sono salvate.”, chiosa il manager. Quindi “Su questo tema abbiamo fatto fiorire la sensibilità: lo stop working è un tema di cultura ma con una struttura altamente funzionale. Aprendo un ascolto gentile, la fiducia si sostituisce al terrore del capo o di perdere il lavoro e così si tutela la vita. Abbiamo svoltato.”

L’incontro, “Leadership gentile per un ambiente di lavoro più sicuro e inclusivo”, avrà luogo l’11 giugno alle 11.00 presso la Wellbeing arena (pad 25), uno spazio che Ambiente Lavoro ha voluto dedicare al wellbeing corporate, ovvero quell’approccio strategico alla gestione delle risorse umane che mira a promuovere la salute e il benessere dei dipendenti all’interno di un’azienda. Curare il corporate wellbeing è funzionale a presidiare salute e sicurezza a 360 gradi, favorendo produttività e fidelizzazione dei talenti ma, soprattutto, valorizzando il benessere psico-fisico dei lavoratori.

 

Gli altri incontri in programma ad Ambiente Lavoro 2025 per il filone Soft Skills

Il 10 giugno, alle 14 Ambiente Lavoro propone “Riprogrammare la sicurezza: nudging, decisioni umane, e intelligenza artificiale” (Sala ALLEGRETTO – Centro servizi blocco C, 1° piano), in collaborazione con Università degli Studi di Bologna, nel quale il Prof. Marco De Angelis e il Prof. Luca Pietrantoni rifletteranno in maniera critica e operativa sull’applicazione del nudging alla promozione della sicurezza nei contesti organizzativi e nel quale dopo un confronto con i modelli classici del comportamento decisionale, verranno presentati i recenti sviluppi teorici e applicativi del nudging in diversi ambiti, inclusi i comportamenti HSE (sicuri, sostenibili e salutari) sul lavoro. Alle 16:30 il workshop dedicato alle aziende “Le qualità dei Leader di domani” (Sala WAGNER – Centro servizi blocco C, 1° piano), organizzato dalla Fondazione LHS e condotto da Davide Scotti, Head of HSEQ Culture and Human Perfomance in Saipem, si focalizzerà sulle qualità e competenze fondamentali per chi ricopre posizioni direttive o manageriali e offrirà ai partecipanti spunti di riflessione sul ruolo e sulle responsabilità del leader nel plasmare un ambiente psicologicamente e fisicamente sicuro, fornendo strumenti pratici per scegliere di esercitare la propria safety leadership in maniera consapevole ed efficace.

 

L’11 giugno invece, alle 13:45 la tavola rotonda “Safety Sensei – La Forza delle Parole: Strumenti di Comunicazione per una Sicurezza sul Lavoro Efficace” (Sala MARTINI – Pad. 26), Ne discuteremo con Factanza Media, azienda che si occupa di divulgazione di tematiche molto varie in maniera fresca ed efficace sui social media e Maura Gancitano, saggista, filosofa e co-fondatrice di Tlon. Grazie all’influenza di questi mondi, all’apparenza così distanti, delineeremo esempi di strategie e metodi di comunicazione efficace applicati al mondo della sicurezza sul lavoro, per non perdere mai di vista l’obiettivo di ogni azione formativa fatta in questo ambito: coltivare e far crescere la cultura della sicurezza. Organizzato da Ambiente Lavoro in collaborazione con Tharsos.

Alle 14 “Tecniche di feedback: THANKS for feedback” (Sala VIVACE – Centro servizi blocco D, 1° piano)

E per concludere il ciclo, alle 14 la Fondazione LHS presenta “Niente paura! La formula per aumentare la sicurezza in sé stessi e affrontare le sfide quotidiane” (Sala BOLERO – Centro servizi blocco B, 1° piano), una lezione spettacolo per approfondire alcune sfaccettature del tema della sicurezza psicologica, oggi così importante tanto in azienda quanto nella vita quotidiana. In questo nuovo format, ricco di esercizi pratici e attività interattive, Terenzio Traisci, psicologo con un passato da comico professionista, ci aiuta a comprendere in modo concreto e divertente come guidare il nostro cervello a gestire le paure e aumentare la fiducia in noi stessi, così da liberarci dei più comuni errori della percezione e trovare il coraggio di esprimere liberamente idee ed opinioni.

In contemporanea con Ambiente Lavoro 2025, si svolgerà Waste Management Europe 2025 Exhibition and Conference, convention per il settore europeo della gestione dei rifiuti.

Tutte le informazioni sulla prossima edizione di Ambiente Lavoro 2025 sono reperibili sul sito della manifestazione www.ambientelavoro.it e sui canali Linkedin, Instagram e Facebook. Per approfondimenti, sulla pagina dedicata alle Soft Skills: https://fiera.ambientelavoro.it/it/soft-skills/ .