A Trento si è riunito nei giorni scorsi il Comitato provinciale per la sicurezza sui luoghi di lavoro, dovendo constatare segnali preoccupanti per quanto riguarda la regolarità normativa. Dal tavolo è emerso infatti che nel 2023 sono stati condotti 950 accertamenti con più di un’impresa su due che è risultata irregolare, il 30 per cento dei casi riguardano il lavoro nero. 1800 sono stati i lavoratori verificati, l’85% dei quali è risultato regolare, mentre le irregolarità per lavoro nero sono pari al 7% dei controllati. APSS Uopsal e il Servizio Lavoro hanno presentato dati e attività di prevenzione e assistenza, evidenziando un aumento degli infortuni nei primi mesi del 2024 rispetto al 2023. A fine luglio 2024 il Trentino è finito in ‘zona rossa’ con un’incidenza superiore a +25% rispetto alla media nazionale.