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Ott
Lavoro e uso di sostanze stupefacenti. Da un test a campione in Friuli risultati preoccupanti
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Può essere considerato un numero statisticamente “a campione” ma il dato che arriva dal territorio di Remanzacco, comune di appena settemila abitanti in provincia di Udine, è di quelli che fanno riflettere. Dei 3500 lavoratori obbligati agli accertamenti per alcol e droghe appartenenti a un bacino di 1.300 aziende dei settori manifatturiero, servizi ed edilizia, lo scorso anno, in 147 sono risultati positivi alle droghe, per lo più cannabinoidi e oppioidi, l’anno prima erano 119, quest’anno sono già 45 da gennaio a oggi. A preoccupare, secondo quanto riporta la testata giornalistica Tgr Friuli, è anche il fatto che si tratta di lavoratori che svolgono lavori a rischio sicurezza propria e altrui come autisti, carrellisti, mulettisti, escavatoristi. Riccardo Cisilino, presidente di Coram servizi imprese, che effettua i controlli, dichiara: “Stiamo ricevendo anche molte chiamate dai datori di lavoro per evidenti stati di alterazione dei lavoratori durante l’attività, oltre 150 le chiamate durante l’anno, le positività riscontrata è quasi il 100%, prevalentemente alcol perchè c’è la pessima usanza di bere alcolici durante la pausa pranzo ma anche le droghe sono spesso evidenziate durante questo tipo di test”.