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Incidenti lavoro, i dati Inail di inizio 2025 confermano ancora la fase negativa. Le reazioni: Anmil, e l’on. Chiara Gribaudo.

In poche ore, tra il 24 e il 25 marzo, tre lavoratori hanno perso la vita in altrettanti incidenti sul lavoro, riaccendendo il dibattito sull’emergenza sicurezza in Italia. Gli ultimi dati Inail di gennaio, allarmanti, confermano un trend in crescita: 45 denunce di decessi in occasione di lavoro (+36,4% rispetto allo stesso periodo del 2023) e 14 morti in itinere (+16,7%). Il Presidente nazionale ANMIL (Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro) Antonio Di Bella ha dichiarato: “È davvero questa la società in cui crediamo? Il Paese che vogliamo consegnare alle generazioni che ci seguiranno?”, chiede con forza Di Bella, che continua dicendo che “il tempo per il commiato è finito da parecchio, così come quello delle false promesse”. “Come associazione – ha proseguito – chiediamo da tempo l’istituzione di una Procura Nazionale del Lavoro capace di concentrare il coordinamento delle indagini dei procedimenti per i reati in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro e rispondere all’urgenza di una giustizia uguale per tutti, ma soprattutto – conclude Di Bella – di una giustizia che incuta timore a quanti continuano ogni giorno, ogni ora, a mettere il profitto davanti all’obbligo di formazione e all’applicazione delle norme in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro”.
Chiara Gribaudo, presidente della ”Commissione parlamentare d’inchiesta sulle condizioni di lavoro, sicurezza e tutela dei lavoratori”, esprimendo il suo cordoglio ai familiari delle vittime e la sua vicinanza a chi oggi vive il lutto più duro ha sottolineato che “servono azioni concrete, rapide e coordinate”. “È indispensabile – prosegue Gribaudo – rafforzare i controlli nei luoghi di lavoro, investire in formazione e prevenzione, ma soprattutto rendere la sicurezza una priorità assoluta nell’agenda politica e istituzionale del Paese”. “È giunto il momento di costruire un nuovo patto per la sicurezza – ha concluso – un impegno condiviso tra governo, parti sociali, imprese e lavoratori, che sia finalmente all’altezza di un’emergenza che continua a mietere vittime ogni giorno”.