Sono stati presentati pochi mesi fa presso il parlamentino dell’Inail i risultati del quarto studio sul confronto tra il livello di rischio infortunistico delle aziende con SGSL e quelle senza. I risultati, premiati dall’ISSA e pubblicati nella monografia “L’efficacia delle certificazioni accreditate per i sistemi di gestione per la salute e la sicurezza sul lavoro”, mostrano che le aziende che hanno investito nella prevenzione adottando questi sistemi hanno visto una significativa riduzione del rischio infortunistico.

Secondo il rapporto gli infortuni diminuiscono in media del 22,6% per indice di frequenza e del 29,2% per gravità. A rendere particolarmente interessanti i dati è innanzitutto la qualità della platea di riferimento: 26mila aziende certificate ISO 45001 e altrettante non certificate, appartenenti alla stessa regione, con la stessa numerosità aziendale, la stessa voce di tariffa Inail e per lo stesso anno. INAIL rivela che dagli investimenti in sicurezza deriva un risparmio potenziale di 10 miliardi. Dall’analisi di oltre 300 aziende che hanno effettuato questo calcolo è emerso che in media il costo degli infortuni sul lavoro sostenuto dalle imprese che adottano maggiori misure di salute e sicurezza sul lavoro è più basso del 18% rispetto a quello delle aziende che non lo fanno.

Il Rating di Sinistrosità e Prevenzione (RSP), sviluppato dall’Inail e vincitore del primo premio ISSA nel 2024, è uno strumento che valuta le prestazioni di salute e sicurezza delle aziende. È composto da due fattori: Rating di Sinistrosità (RS), che valuta l’andamento infortunistico aziendale rispetto ai benchmark, e Rating di Prevenzione (RP), che assegna un punteggio in base all’adozione di un SGSL certificato o di un modello organizzativo gestionale (MOG). L’RSP è utilizzato per selezionare le aziende nei bandi di gara, individuare quelle che necessitano di interventi in materia di salute e sicurezza e valutare l’accesso alle liste di fornitori delle stazioni appaltanti.