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Ott
Formazione: accordo Stato-Regioni, si aspetta l’ultimo miglio. Il punto di vista di AiFOS
Da oltre due anni è in corso una ampia discussione Stato-regioni sulla riformulazione degli accordi in tema di formazione per la sicurezza. Questa estate è circolata una bozza del nuovo accordo e ora si attende che il ministero del Lavoro compia l’ultimo miglio.
Tra gli addetti ai lavori c’è stato comunque un ampio confronto di merito. L’impressione generale è che finalmente si sia maturato un punto di vista complessivo, in soluzione di continuità con i precedenti interventi spot, tra un infortunio e un altro, e modifiche varie del dlgs 81/2008, senza contare l’accumularsi di accordi nazionali e delibere delle singole regioni spesso contraddittorie, con obblighi aggirabili e nella quasi totale assenza di un sistema di sorveglianza dedicato e senza indirizzi chiari.
Di formazione per la sicurezza sul lavoro si parlerà in diversi appuntamenti a Ambiente Lavoro 2024. AiFOS sarà tra i protagonisti.
“Questa bozza di accordo è di difficile lettura – sottolinea il presidente di AiFOS, Rocco Vitale. C’è tutto, indubbiamente, ma distribuito in modo disordinato”. Aspetto sicuramente importante, perché il testo potrebbe dare adito a interpretazioni normative cavillose, moltiplicando così la mole di ricorsi e sentenze. A parte questo, “ci sono sicuramente alcune novità importanti, come il Fascicolo del corso. Il soggetto formatore – sottolinea Vitale – è tenuto a custodire la documentazione per un certo tempo. E questo è importante perché responsabilizza i soggetti formatori. E ancora, è centrale l’idea del progetto formativo e il fatto che non sarà più sufficiente una semplice verifica dell’apprendimento a fine corso, ma verrà richiesta una verifica dell’efficacia formativa a distanza di tempo”.
Va da sé che a carico dei soggetti formatori ci sono maggiori responsabilità e più compiti, ma questo servirà anche a ‘sfrondare’ il settore, che in più di qualche caso ha mostrato evidenti lacune, proprio sul piano dell’affidabilità e della certificazione. Certo, quello che si nota è che il legislatore ha lavorato “non proprio gomito a gomito con chi opera sul campo”, aggiunge Vitale. Ha la sua rilevanza, questo, in un ambito in cui l’innovazione è all’ordine del giorno. Chi può prevedere, per esempio, quali sviluppi potrebbe avere la somministrazione dei contenuti in un momento in cui il digitale e l’AI stanno facendo passi da gigante?
Mancano, sembra di capire, procedure che consentano un agile adeguamento alle novità che il settore della formazione potrebbe presentare da qui a breve. Il rischio è di arrivare a nuovi emendamenti ed aggiunte estemporanee nei prossimi anni.
Infine, “ci sono sicuramente miglioramenti per quanto riguarda la disciplina delle attrezzature di lavoro”, anche se si sarebbe potuto fare un ulteriore sforzo per ridurre la leziosità e incrementare il pragmatismo del dettato. “Troppi burocratismi e specificazioni finiscono per depotenziare la norma”, conclude Vitale.
AiFOS (Associazione italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro) è soggetto formatore ope legis per l’organizzazione di corsi di formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro ai sensi del D. Lgs. n. 81/08 e s.m.i., nonché ai sensi degli accordi Stato-Regioni. L’Associazione, basata su principi solidaristici e di aggregazione sociale, si propone di svolgere attività di studio e ricerca nonché di realizzare iniziative finalizzate al perseguimento degli scopi sociali mettendole a disposizione dei soci iscritti nonché di enti pubblici e privati che operano nel settore.