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Corte dei Conti: “Perplessità sull’avanzo del bilancio Inail”

“Desta perplessità che il bilancio Inail presenti un ingente ed improprio avanzo annuale (spesso superiore al miliardo), che poco si concilia con il perdurante fenomeno infortunistico; è urgente l’esigenza di una rivisitazione dei meccanismi di finanziamento della prevenzione in chiave di pieno utilizzo delle risorse disponibili, anche rivedendo le procedure, al fine di ottenere una significativa riduzione dei tempi di erogazione delle risorse, onde estendere il numero delle imprese e dei lavoratori beneficiari degli interventi prevenzionali”.

Queste le parole del Procuratore generale della Corte dei Conti, Pio Silvestri, nella sua requisitoria sul Rendiconto generale dello Stato 2023.

Silvestri ha sottolineato come negli ultimi anni si sia registrata “una crescita esponenziale degli incidenti sul lavoro con un numero di vittime sempre più elevato e con costi sociali ormai fuori controllo. Certamente – ha detto – la frammentazione del sistema imprenditoriale fondato sulla piccola impresa, i fenomeni odiosi del caporalato e del lavoro nero favoriscono l’elusione della normativa, che, sulla carta, è tra le più avanzate nel mondo occidentale. Cionondimeno sarà opportuno esaminare le potenzialità di adeguamento del quadro normativo alle varie tipologie di destinatari, con una particolare attenzione alle piccole imprese, che allo stato risentono di carenze organizzative e tecniche in relazione alla necessità di una tempestiva attuazione della legge”.

Il Procuratore ha poi evidenziato l’importanza dell’applicazione della normativa in materia di sicurezza e il carattere strategico dell’investimento di quante più risorse possibili nella prevenzione. “Il carattere strategico e decisivo dell’investimento di quante più risorse possibili nella prevenzione, perché, come recenti studi hanno dimostrato e come rilevato dalla stessa Commissione, la stima del Rop (Return on prevention, in materia di infortuni e malattie professionali) valuta che per ogni euro speso per la sicurezza si genera, in termini economici, un ritorno positivo più che doppio, trasformando così la spesa in investimento. Solo una solida struttura di sostegno alla tutela della salute e della sicurezza, in grado di soddisfare le esigenze specifiche delle imprese, può contribuire a ridurre i costi sanitari e gli altri oneri sociali, mentre una tutela insufficiente della sicurezza determina costi elevati per l’intera collettività”.