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Amianto nelle Forze armate: il Tribunale di Verona pronuncia un’importante sentenza

Ammonta a 285mila euro il risarcimento che il tribunale di Verona, con una sentenza che potrebbe fare scuola in materia di risarcimenti per esposizione a sostanze pericolose, ha stabilito lo scorso 10 luglio a beneficio del Tenente di fanteria alpina Sergio Cabigiosu. L’ufficiale è stato riconosciuto come vittima del dovere e risarcito per i danni subiti a causa dell’esposizione a uranio impoverito e amianto. Ad essere condannati i due Ministeri della Difesa e dell’Interno, che dovranno corrispondere anche un assegno vitalizio mensile di 2.100 euro.

Sergio Cabigiosu, 50 anni, dopo un periodo di addestramento, è stato assegnato al VI Reggimento Alpini, partecipando a diverse missioni all’estero. Tra queste, l’operazione ‘Joint Forge’ a Sarajevo, in Bosnia, dal 12 febbraio al 3 luglio 2001, dove ha ricoperto il ruolo di vicecomandante di plotone. L’esposizione alle sostanze, tra cui l’uranio impoverito utilizzato nei proiettili e l’amianto presente nelle strutture militari, è avvenuta nel corso di queste missioni.

Cabigiosu ha ricevuto pochi anni fa una diagnosi di leucemia mieloide cronica, una patologia asbesto-correlata che gli ha causato un danno biologico del 100%. La malattia è stata attribuita all’esposizione a radiazioni e nanoparticelle di metalli pesanti, conseguenza dell’uso di proiettili all’uranio impoverito e della presenza di amianto nelle caserme italiane e nei teatri operativi all’estero.

Il caso di Cabigiosu non è isolato. L’Osservatorio Nazionale Amianto ha sottolineato come la sentenza sia analoga a quella del giornalista Rai Franco Di Mare, che ha frequentato gli stessi luoghi contaminati da amianto e radiazioni. Di Mare, inviato di guerra, ha subito esposizioni simili a quelle di Cabigiosu, evidenziando un problema che riguarda non solo i militari, ma anche i civili, impegnati in aree di conflitto.

Secondo dati ufficiali del Ministero della Difesa aeronautica militare, dal 1993 al 2012, sono stati registrati 405 casi di malattie asbesto correlate con 211 decessi: 45 decessi in areonatica militare, 50 nei Carabinieri, 39 nell’Esercito e 77 nella Marina militare, mentre all’INAIL risultano 621 casi di mesotelioma nel solo settore della Difesa fino al 2015.

Il trend è in aumento. Secondo l’Osservatorio nazionale amianto solo per l’uso di proiettili all’uranio impoverito sono più di 8mila i malati e più di 400 i morti. Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio nazionale amianto, ha commentato: “Si tratta di una sentenza molto importante perché inverte l’onere della prova per esposizione a radiazioni e nanoparticelle di metalli pesanti e radioattivi, ed è molto importante anche nell’ottica di risarcimento del danno subito dal militare per le esposizioni nel nostro paese e nel territorio balcanico”.